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Valentina Filippini 22/05/2019

Come la navigazione con i tag e le faccette migliora l’accessibilità delle informazioni

La guida definitiva all’intranet SCARICA ORA
In un articolo precedente ti abbiamo parlato dell’importanza di avere un’architettura informativa strutturata alla base della tua intranet. Essa non solo consente all’intranet di crescere e svilupparsi in modo armonioso e coerente nei contenuti, ma anche di fornire agli utenti un’esperienza positiva a livello di accessibilità delle informazioni.
 
Ci sono diversi modi per rendere le informazioni reperibili, ma tutte le modalità devono rispondere a un’unica logica: quella dell’utente. Per questo motivo quando si progettano i menu di navigazione, non bisogna mai perdere di vista l’obiettivo principale: inserire le informazioni laddove l’utente si aspetta di trovarle. Studiare le abitudini degli utenti significa innanzitutto comprendere il contesto in cui operano, conoscere la terminologia che utilizzano e la classificazione dei contenuti con cui hanno dimestichezza. 
 
Spesso però, pretendere di strutturare a priori ogni tipo di contenuto non è del tutto possibile: l’albero di navigazione non è sempre una rappresentazione ottimale per tutti gli utenti. 
 
In questi casi ti puoi affidare a due strumenti molto utili che consentono di etichettare e classificare in modo poliedrico qualsiasi contenuto: i “tag” o le più sofisticate “faccette”.
 

Cosa sono i tag?

I tag sono “etichette” composte da una o più parole semplici che puoi associare a un contenuto per identificare i principali argomenti trattati.
 
Esempio di documento con TAG
Esempio di documento con TAG
 

Quali sono i limiti dei tag?

I tag possono essere inefficaci se introdotti senza metodo e ordine. 
Spesso diventano troppi (perché si introducono in modo superficiale) oppure ridondanti (sinonimi o varianti di uno stesso concetto o TAG già inserito). 
Tuttavia, i tag sono anche uno strumento molto comodo perché sono flessibili e scalabili. L’importante è non abusarne e tener presente di raccogliere i concetti legati agli stessi TAG.
 

Cosa sono “le faccette”?

Immagina di dover circoscrivere una serie di documenti, di notizie o di processi con degli attributi: in brevissimo tempo ti renderesti conto che all’interno della tua azienda le caratteristiche sono abbastanza ricorrenti e caratterizzanti. 
 
L’attributo non è altro che un metadato. Ogni oggetto (un documento, una notizia, etc.) può essere descritto da una molteplicità di attributi, per esempio:
 
  • Una data
  • Un argomento
  • Un formato (nel caso si tratti di un documento)
  • Un ufficio destinatario
  • Un ufficio mittente
 
Un’interessante definizione dei filtri a faccette viene data da Luca Rosati in “La classificazione a faccette” dove si legge: “Tale classificazione sfrutta un sistema di attributi (metadati) mutuamente esclusivi rappresentanti ciascuno un aspetto o proprietà persistente dell'oggetto, e capaci - nel loro insieme - di descrivere esaustivamente l'oggetto stesso”.
L’insieme di tutti questi attributi contribuisce a creare una consistente base dati che identifica e caratterizza ogni contenuto della intranet, queste caratteristiche possono essere trasformate in “filtri a faccette”: parole chiave che possono essere utilizzate come setacci di ricerca dei contenuti. 
Nell’immagine sottostante è visibile un esempio di ricerca in rubrica tramite i filtri a faccette, selezionando i valori desiderati dagli attributi “Lingue parlate”, “Competenze” e “Certificazioni”.
 
 
Sei curioso di sapere come utilizzare filtri e tag in modo pratico ed efficiente
 

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