Architettura informativa: a cosa serve, perché è importante, come si progetta
La buona riuscita di un progetto dipende dalla capacità di strutturare al meglio le attività e i contenuti che lo compongono, schematizzando ogni passaggio per renderlo riconoscibile e esaminabile.
L’obiettivo principale della schematizzazione è la semplicità: trasformare un progetto in un modello consente di studiare con più facilità le varie componenti per poterle correggere, migliorare o modificare nel tempo.
La creazione di una intranet è un processo che non fa eccezione: il modello che sta alla base della sua realizzazione si chiama Architettura Informativa ed è basilare per la buona riuscita dello stesso.
Cosa s’intende per architettura informativa e a cosa serve?
L’architettura informativa è la scienza che si occupa di strutturare, etichettare e categorizzare i contenuti all’interno di una intranet.
Come abbiamo avuto modo di scrivere in precedenti articoli, l’intranet è l’ambiente digitale all’interno del quale si muovono i dipendenti di un’azienda per informarsi, collaborare, interagire ed eseguire processi. Allo stesso modo di un ambiente reale la qualità della vita all’interno di un ambiente digitale è correlata alla struttura dello stesso, al suo “involucro”.
Progettare l’architettura informativa di una intranet serve per:
- garantire la migliore esperienza per gli utenti;
- rendere la reperibilità delle informazioni snella e lineare.
Come si progetta un’Architettura Informativa (A.I.)?
Esistono molti approcci per farlo, noi di WorkTogether amiamo adottare il metodo “User Centered Design” che si basa sull’ascolto delle esigenze degli utenti per poterle metterle al centro dello sviluppo di tutto il progetto. Il coinvolgimento degli utenti, tramite interviste o incontri diretti, è per noi fondamentale.
Come strutturare i contenuti?
Ecco alcuni consigli per strutturare al meglio i contenuti.
- Conoscere il linguaggio comune dei dipendenti: consente di creare etichette (intestazioni, titoli) adeguate e comprensibili per gli utenti.
- Creare percorsi di navigazione intuitivi: la diversità di ruoli e competenze all’interno dell’azienda richiede un’attenta analisi sul linguaggio comune da adottare e sulle logiche di ricerca. Non ci si può limitare ad accontentare qualcuno, le soluzioni devono essere intuitive per tutti.
- Non si può copiare la struttura da un’altra intranet: ogni intranet nasce per l’azienda in cui deve svilupparsi. Sono le persone, le esperienze e i processi interni aziendali le colonne portanti del progetto. Per questo motivo le soluzioni non si possono copiare. Ogni intranet dovrebbe essere lo specchio che riflette in modo fedele la realtà di ogni azienda.
Ci sono anche dei piccoli, ma importantissimi accorgimenti pratici che possono condurre a ottimi risultati, eccone alcuni.
- Contenuti più popolari: per raggiungerli non dovrebbero essere necessari più di tre clic a partire dalla home page dell’intranet.
- Menu: la struttura informativa prevede che i contenuti siano raggruppati per aree e accessibili tramite menu principali e secondari. Il menu di navigazione è il risultato di una mappa mentale definita dai dipendenti. Una buona regola sarebbe non superare le sei, massimo otto voci nel menu principale.
- Ricerca, mappa guida e contatti: sono riferimenti che devono essere sempre presenti e a disposizione dei dipendenti. È scomodo inserirli in un menu a parte, è preferibile inserirli in una posizione fissa, magari all’interno di una toolbar superiore.
Per concludere questa panoramica sulla struttura e progettazione dei contenuti ti riportiamo di seguito i principi guida di Giacomo Mason che all’interno del suo libro “Intranet Information Architecture” identifica i seguenti capisaldi.
- Scalabilità: l’AI deve sopportare una crescita di scala.
- Chiarezza: l’accessibilità per i dipendenti deve essere il primo obiettivo.
- Coerenza: le scelte devono essere applicate in modo coerente ovunque. Tutti gli elementi che i dipendenti trovano sulla pagina devono essere coerenti con le scelte dell’architettura.
- Pertinenza: le scelte devono rispondere ai bisogni dei dipendenti più che sottostare a scelte diverse dettate da politiche interne.
- Visibilità: l’AI deve essere il più possibile esplicita, visibile e riconoscibile.
- Modularità: l’AI deve poter suddividere i contenuti in unità discrete e fruibili in modo autonomo.
Se sei interessato e vorresti sperimentare in prima persona l’Architettura Informativa contattaci per una consulenza: abbiamo un simpatico gadget che ti consentirà di creare il prototipo della home page di un’intranet!
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Sviluppatore software fin dal 1989, laureato nel 1995 in Scienze dell'Informazione presso l'Università degli Studi di Milano, ha inizialmente svolto attività di analista programmatore nell'ambito della sicurezza e della domotica.
Negli anni successivi ha acquisito esperienze di project management e di organizzazione aziendale e bancaria, maturando la convinzione che il web fosse strumento fondamentale a supporto del lavoro e dell'organizzazione aziendale, un tassello necessario per un fine più ampio: creare l'ambiente di lavoro ideale, che consente a ogni persona di esprimere il suo potenziale.
Nel 2004 ha fondato Thinsoft, che ha come mission lo sviluppo di servizi e soluzioni intranet per migliorare la produttività aziendale, snellire l'organizzazione, aumentare la collaborazione e migliorare il benessere lavorativo.
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