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Miti e paure sull’Intelligenza artificiale: cosa c’è di vero?

23/02/2024 Massimiliano Omodei
Miti e paure sull’Intelligenza artificiale: cosa c’è di vero?

L'Intelligenza Artificiale suscita timori e preoccupazioni, soprattutto quando si tratta di potenziali rischi per la sicurezza, la privacy e i diritti umani. Queste paure non sono infondate: l'IA ha il potere di trasformare radicalmente ogni aspetto della nostra vita, dall'assistenza sanitaria al lavoro, dalla sicurezza alla privacy. Con l'emergere di sistemi sempre più avanzati, emergono interrogativi etici e legali.

Un recente report Forrester analizza quattro miti principali sull'IA, cercando di distinguere le narrazioni dalla realtà nell'ambito dell'intelligenza artificiale, soprattutto dopo l'ascesa di tecnologie come ChatGPT.

L'IA ti ruberà il lavoro

La paura che l'IA sostituirà i lavoratori umani è significativa: l'86% dei dipendenti intervistati nel sondaggio 2023 Forrester’s Future Of Work Survey teme che "molte persone in generale" perderanno il loro lavoro a causa dell'IA e dell'automazione, e ben il 31% crede che ciò avverrà nei prossimi due-cinque anni.

Tuttavia, l'IA è principalmente uno strumento di produttività, destinato a migliorare l'efficienza del lavoro piuttosto che a sostituire completamente i lavoratori. L’effetto è come quello dei software di elaborazione testi e dei sistemi di gestione dei contenuti, che hanno reso i lavoratori più efficienti senza eliminare i loro posti di lavoro. La ricerca di Forrester suggerisce che, anche se ci saranno impatti sull'occupazione, questi saranno più trasformativi che sostitutivi.

L'IA è pericolosa

I rischi e i pericoli dell'IA ne superano i benefici? Alcuni ritengono che l'IA dovrebbe essere temuta: non dovremmo fidarci perché, una volta scatenata, non può essere contenuta. Nel più recente sondaggio di Forrester Data And Analytics Survey, il 25% degli intervistati ha elencato la mancanza di fiducia nei sistemi di IA come una preoccupazione principale.

È essenziale adottare un approccio graduale e con una supervisione umana attenta, per costruire la fiducia nell’IA. Questo significa mantenere un ruolo per l'intervento umano nel monitoraggio e nell'approvazione degli output dell'IA.

L'IA è troppo costosa

Addestrare GPT-4 è costato centinaia di milioni di dollari e molti pensano che un'azienda normale non possa costruire o distribuire modelli e strumenti di IA.

Sebbene i costi siano alti, in particolare per lo sviluppo di modelli avanzati come GPT-4, si possono creare servizi innovativi riutilizzando queste tecnologie già pronte. In WorkTogether stiamo integrando GPT e altri sistemi LLM (Large Language Model) nei nostri software, con risultati notevoli e costi ragionevoli.

Leggi cosa possiamo fare, in un'intranet, con l'Intelligenza Artificiale!

L’IA ridurrà la creatività

Esiste il timore che l'IA uccida la creatività all'interno delle organizzazioni, appiattendo e uniformando le aziende che non produrranno più idee e innovazioni rivoluzionarie.

I sistemi LLM sono costruiti sulla base della maggior parte della conoscenza umana, che include le idee più creative che abbiamo avuto. Ma per la maggior parte delle organizzazioni, il ruolo dell'IA non è quello di ideare idee completamente nuove, ma di aiutare gli esseri umani a plasmare, formare e articolare le loro idee più importanti. La chiave è utilizzare l'IA come uno strumento per migliorare, piuttosto che sostituire, le capacità umane, sia nella produttività che nella creatività.

La legislazione in Europa

L’AI Act, è la legislazione dell'Unione Europea che mira a regolare l'uso dell'IA.
La legge classifica i sistemi di IA in base al livello di rischio, ponendo un forte accento sulla protezione dei diritti umani e sulla sicurezza. Con l'AI Act, l'UE cerca di bilanciare la necessità di innovazione tecnologica con la protezione dei cittadini.

Per le aziende italiane, l'AI Act rappresenta una sfida, ma anche un'opportunità immensa. Le normative possono sembrare restrittive, ma incoraggiano anche la creazione di soluzioni di IA più sicure ed etiche. Questo può posizionare l'Italia e l'Europa in una posizione di vantaggio nel panorama globale dell'IA, promuovendo l'innovazione responsabile e sostenibile.

Le imprese italiane hanno l'opportunità di guidare questa rivoluzione, sviluppando tecnologie di IA che non solo rispettano i rigidi standard europei, ma che sono anche all'avanguardia a livello mondiale.

La chiave sta nel cogliere questa sfida come un incentivo per l'innovazione, trasformando le preoccupazioni in opportunità per crescere e competere su una scena internazionale. 


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