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Massimiliano Omodei 05/02/2025

Intranet knowledge management: come creare, condividere e ritrovare conoscenza in azienda

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Intranet knowledge management: come creare, condividere e ritrovare conoscenza in azienda

Le informazioni sono il capitale intellettuale dell’organizzazione. Il loro valore emerge quando sono accessibili, trovabili e riutilizzabili nei processi quotidiani.


Qualsiasi azienda “vive” di informazioni: vengono create, modificate, condivise, utilizzate. Le informazioni sono il capitale intellettuale dell'organizzazione e generano valore solo quando sono rintracciabili e riutilizzabili in attività e progetti futuri. Informazioni che non si trovano non servono a nulla.

La conoscenza aziendale è spesso non formalizzata e risiede tacitamente nelle persone; questo la rende volatile e a rischio di perdita.

Quante volte non hai trovato la guida che ti serviva o hai risolto un problema già affrontato da altri, senza saperlo? Le esperienze non vengono capitalizzate, gli errori si ripetono, le best practice non circolano.

«Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo»

George Santayana

Cos’è il knowledge management

Per knowledge management (gestione della conoscenza) intendiamo metodi e processi per creare, organizzare, conservare, condividere e riutilizzare informazioni e saperi, sia espliciti (documentati) sia taciti (nelle persone). Non è un concetto recente: le biblioteche ne sono un antesignano.

«Gestire la conoscenza non vuol dire scegliere tra software e contatto umano, ma saper integrare pratiche, processi e tecnologie»

Sintesi da Mauro Brunello

Le barriere che ostacolano il knowledge management

La tecnologia aiuta, ma può introdurre ostacoli:

  • Dati sparsi tra server, PC e servizi cloud non governati (stealth IT).
  • Strumenti complessi o non integrati.
  • Approccio document-centrico che privilegia la conoscenza esplicita e ignora quella tacita.

La barriera più dura è culturale:

  • Le persone vedono la condivisione come perdita di vantaggio competitivo personale.
  • Documentare richiede tempo e cambiamento di abitudini: senza benefici evidenti, l’adozione cala.

Intranet e knowledge management: perché funziona

  • Centralizzazione: persone, conversazioni, file e decisioni in un unico luogo, con un motore di ricerca trasversale.
  • Interfaccia web familiare che riduce la curva di apprendimento.
  • Tracciabilità di versioni, ownership e aggiornamenti.
  • Governance di tassonomie, permessi, cicli di vita dei contenuti.

Approfondisci: governare il know-how aziendale.

5 pratiche veloci da applicare in intranet

1) Collega persone e competenze

Una social intranet con profili ricchi (skill, esperienze, certificazioni) trasforma la rubrica in un “trova-esperti” per intercettare la conoscenza tacita.

2) Riconosci gli esperti (e dai loro spazio editoriale)

Se l’azienda riconosce e valorizza gli subject matter expert, cresce la propensione a condividere. Crea rubriche, badge, e una linea editoriale che premi i contributi di qualità.

3) Documenta mentre lavori (“working out loud”)

Inserisci nelle routine di team check-list e micro-template per lesson learned e how-to direttamente dove avviene il lavoro. Nel tempo costruisci una knowledge base senza attriti.

4) Fai emergere la conoscenza con strumenti social e collaborativi

Thread, note condivise e spazi di progetto portano “a galla” la conoscenza nascosta e la trasformano in contenuti riutilizzabili.

5) Classifica con tassonomie e tag

Organizza i contenuti con tassonomie chiare (aree, processi, prodotti) e tag condivisi. Aiuta soprattutto per formati difficili da indicizzare.

Pro tip: definisci un content owner per ogni pagina e una review date automatica (es. ogni 12 mesi) per mantenere i contenuti aggiornati.

Metriche: come misurare l’impatto

Efficienza di ricerca

  • Tempo medio di ricerca per task
  • % ricerche senza risultato (zero-results)
  • CTR sugli snippet del motore interno

Qualità e adozione

  • % contenuti aggiornati vs scaduti
  • Numero di lesson learned/mese pubblicate
  • Interazioni (commenti, menzioni, salvataggi)

Suggerimento operativo: avvia un programma pilota su 2–3 processi critici (es. onboarding, assistenza interna, qualità) e confronta le metriche prima/dopo per evidenziare i benefici.

Vuoi vedere come una social intranet può migliorare la gestione della conoscenza nella tua organizzazione? Prenota una demo e ricevi un assessment iniziale gratuito.

FAQ

 
La knowledge base è il repository dei contenuti; il knowledge management è l’insieme di processi, ruoli e regole per crearli, aggiornarli e farli trovare.

Usa profili competenze, community di pratica e interviste strutturate (knowledge harvesting) convertendo il sapere tacito in linee guida, how-to e lesson learned.

Almeno: content owner per pagina, editor per la qualità, sponsor di funzione e un KM lead per governance, metriche e miglioramento continuo.

È centrale: indicizzazione completa, sinonimi, suggerimenti, filtri per tag/tassonomie e best bets aumentano significativamente la findability.

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